Con la doppietta di domenica a Tarzo, ha dato alla propria squadra 3 punti vitali per la salvezza (obiettivo primario della società) e per noi è diventato di diritto, il protagonista della quarta giornata di campionato. Stiamo parlando di Igor Vettorel, incubo dei difensori per la sua rapidità e veterano dei gironi bellunesi.
Chi è Igor Vettorel nella vita di tutti i giorni?
Sono una persona semplice e tranquilla, ho 26 anni, lavoro in Safilo e come tutti ho le mie passioni calcio e playstation, tra tutte.
Chi ti conosce lo sa, ma la tua fede calcistica, per chi ti porta a tifare?
Sicuramente la fede è a tinte bianconere, una passione fortissima che a volte mi porta a fare km su km per raggiungere Torino e tornare a Belluno nel giro di poche ore.
A chi ti ispiri in campo?
Senza dubbio ad Alessandro Del Piero, sono cresciuto col suo mito ed è sempre stato, prima che un giocatore, una persona da cui prendere esempio.
Qual è stato il tuo percorso giovanile?
Ho iniziato a Ponte nelle Alpi per poi andare a Conegliano, dove ho trascorso due anni tra pulcini ed esordienti, successivamente sono giunto a Belluno a fare tutta la trafila fino a ridosso della prima squadra, poi l’infortunio al ginocchio e un calvario interminabile.
Il ricordo più bello è stato nell’ultima stagione da Allievo a Belluno, sotto la guida di Roberto Raschi, dove per un niente non riuscimmo ad approdare alle finali nazionali, una grandissima stagione e una grandissima squadra di amici.
Il tuo gol più bello?
Non saprei quale dirti tra i tanti, per importanza e livello emotivo di sicuro voglio ricordare il primo gol post infortunio, in Itlas S.Giustina-Ponte nelle Alpi in SecondaCategoria di tre anni fa…avevo quasi dimenticato la sensazione del gol.
I tuoi obiettivi per i prossimi anni?
Al momento l’unico obiettivo è quello di poter star bene fisicamente, di non aver più noie alle ginocchia per poter far quello che mi riesce meglio….segnare!
FONTE: TUTTO CAMPO